venerdì 22 marzo

alle 21,15           

la nostra amica Silvia Donadio, ci accompagnerà nella visione di una interessante intervista trasmessa recentemente in tv da “Quante storie” a Lea Melandri. L’occasione è la riedizione del suo libro “Amore e violenza”, ma offre spunti anche su femminismo e altro.
SEGUE DIBATTITO

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Venerdì 15 marzo

alle ore 21,15 spettacolo teatrale

                          LA TRAGEDIA DI UN’ASSISTENTE SOCIALE

                                   con Silvana Strocco,  Milli Toja

                                                e Rosalia Capasso

Effetti diabolici e perversi della legge sulle adozioni speciali…come stravolgere la vita tranquilla e ordinata di una povera donna, con desideri…classici, che si vede catapultata in un mondo dove le donne sono mamme ma anche papà…e i papà non assomigliano per niente al proprio papà! Come reagirà a tutto questo Elide Pautasso?  Lasciando la professione? Chiedendo una aspettativa per motivi di salute? Chiudendosi in convento?  Iscrivendosi a una chat di incontri?

                                                       Vedrete!

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Venerdì 16 febbraio

alle 21,15                                     

DONATELLA FRANCHI

Presenta

Il libro d’artista

SECRÉTAIRE

( non una mostra ma un evento )

Dice Donatella     “ per me è importante mettermi in contatto con la parte vitale della storia di chi mi ha preceduta. Questo è quello che abbiamo fatto con il femminismo, restituendo a noi stesse figure di donne che non erano nominate dalla storia ufficiale. Qui si tratta di figure della mia storia personale (la genealogia della famiglia materna), ma il movimento è lo stesso. Le fotografie in bianco e nero e le calligrafie sono segni e immagini di luce che mi riportano alle loro passioni quando stavano per intraprendere l’esperienza delle loro vite. Ho lavorato su questo.

Nessuna delle tre giovani donne (mia madre e le sue due sorelle) è stata soddisfatta della propria vita e dei propri matrimoni, nonostante le premesse fortunate, erano belle e benestanti e avevano potuto andare all’ università, cosa ancora rara per una donna in quegli anni, la minore era una musicista. Probabilmente se avessero incontrato il femminismo che abbiamo sperimentato noi e non fossero vissute tra ben due guerre le loro scelte sarebbero state diverse.

Poi c’è il discorso sulla suggestione delle fotografie in bianco e nero ( che tutte noi possediamo come storia di chi ci ha preceduto) e sulla fotografia come memoria che tiene insieme presenza e assenza. Fotografie che possono essere lette come dei testi.

 

 

Amicizia come passione

Nell’album di fotografie della giovinezza di mia madre ce ne sono alcune dove appare con un’amica, prima a Milano, quando seguivano entrambe l’università e poi in Friuli, nella casa natale di questa amica di cui non conosco il nome.

So che per un gioco del destino è stata lei a farle incontrare quello che sarebbe diventato mio padre. Tra queste fotografie una mi colpisce particolarmente. Le due amiche sono in un interno, in piedi accanto ad una finestra. I corpi sono vicini, la luce accarezza i volti, le guance, le labbra, le fa apparire trepidanti.

Mia madre, di profilo, sta guardando verso l’esterno, l’altra è volta verso di noi e incontra il nostro sguardo. Comunicano un senso di attesa appassionata. Due giovani donne che stanno per affrontare l’impresa delle loro esistenze.

Questa fotografia crea in me un forte impatto emotivo e mi riporta ad una medaglietta d’argento, che mia madre conservava e che mi aveva poi donato, forse quando ero ancora adolescente. Porta incise queste parole:

Usque dum vivam et ultra – Finchè vivrò e oltre.

Ho sempre pensato che fosse un pegno d’affetto perenne scambiato con questa amica. È una convinzione che non deriva da un racconto esplicito di mia madre, ma da qualche allusione ad una amicizia con una donna che aveva avuto molto peso nella sua vita prima del matrimonio. Adesso mi rammarico di non averle chiesto di parlarmene.

Mia madre dava valore alle donne e questo mi ha orientata nelle mie scelte, come quella di far parte del movimento femminista. Ho sempre considerato l’amicizia come un legame indispensabile alla vita, e ho investito molto nell’energia creativa delle relazioni tra donne.

 

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venerdì 2 febbraio

alle 21,15

                VALERIA SANGIORGI CI RACCONTERA’ COME

        FARE FOTOGRAFIE SENZA MACCHINA FOTOGRAFICA

A colori o in bianco e nero, usando una scatola da scarpe o altri contenitori, disponibili, pellicola o fogli di carta, è possibile impressionare il supporto scelto con risultati assolutamente astratti o figurativi come la foto che è qui sotto

 

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venerdì 26 gennaio

alle 21,15                    LA SERATA DELLE STELLE

                                          di Nicoletta Diulgheroff

Vi aspettiamo per il consueto  appuntamento con la vostra astrologa di fiducia, Nicoletta Diulgheroff,  per vedere chi vince tra tutti i segni zodiacali la palma di Decade dell’Anno, capace di dribblare ansie, intoppi, preoccupazioni, procedere a vele spiegate e  farsi qualche sana risata, con un occhio alle Stelle e gli amuleti in tasca!

 

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venerdì 19 gennaio

 alle 21, 15        

                                 APPUNTAMENTO CON LA SCIENZA

                                a cura di Paola Rizzi e Giuliana Magnacca

Questa sera Paola e Giuliana, ci racconteranno la loro esperienza di scienziate nel campo della chimica e delle donne scienziate che hanno contribuito all’evoluzione della scienza dimenticate, volutamente, dal potere maschile che si è sempre attribuito le loro scoperte. Sarà interessante vedere se adesso qualcosa è cambiato, se finalmente le donne si muovono liberamente in questo mondo così fortemente connotato dal potere maschile, arrivando ad avere dei riconoscimenti che fino a pochi anni fa erano negati.

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venerdì 15 dicembre alle ore 21,15

                                      CONCERTO DI NATALE IN JAZZ E DINTORNI

                                                         Daniela Chiastellaro al piano

 

              Vi aspettiamo per il concerto e per farci gli auguri di Natale

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venerdì 1 dicembre 2023

Alle 21,15 inaugurazione della mostra di Valeria Sangiorgi

ATTRAVERSAMENTI

Nata a Donada (Rovigo), vive in Piemonte

Ha realizzato numerosi lavori fotografici esposti in molte città italiane da Milano a Palermo ed all’estero in Francia, Serbia Montenegro, Bosnia, Australia, ha inoltre tenuto corsi di fotografia rivolti ai bambini e alle donne ”IMMAGIN-AZIONE” .

La sua attività si snoda tra l’autoanalisi ironica (Nudi di donna) alle contaminazioni tra fotografia ed azione LIVING LIFE IN PEACE e alla relazione – “PRIMA NON TI CONOSCEVO”

Dal 1994 in poi  ha realizzato l’archivio fotografico del primo gruppo teatrale multietnico in Europa  “Almateatro”  ed ha curato dal 1990 al 2000 l’archivio fotografico del  CO.GEN (*) ora in cessione a ISTORETO.

Con la ricerca fotografica” TAMPLUN  Ricette di identità” -  ha affrontato il  tema della dualità culturale esistente in chi vive i problemi dell’ immigrazione e dell’integrazione.

Ultima personale  marzo 2017 “TUTTO IN ORDINE” presso CSA FARM a cura di Marcello Corazzini.

”2023 –“ Legami presso”  CSA FARM con lo scultore  Enzo Bersezio  

Per la Galleria delle Donne ha presentato “TRACCE ERRANTI ed  una carrellata dei suoi lavori più significativi.

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venerdì 24 novembre

alle 21,15  

                                La famosa giornalista Mabel Mabelle 

                                            ovvero Roberta Aroni Vigone

                             presenta una serata sul calcio femminile. 

Nel 1933 a Milano, le prime calciatrici italiane sfidarono il Duce… Un gruppo di amiche intraprendenti, tra queste Giovanna Boccalini Barcellona (poi partigiana), diedero vita a Milano, alla prima squadra di calcio femminile in Italia, ma i loro sogni furono presto spenti.

Nel ’68 altre calciatrici si imposero con forza sull’onda della rivoluzione giovanile e femminista… e nessuno riuscì a fermarle.

Oggi sono protagoniste e professioniste!

Roberta Aroni Vigone ne parla con Alessandra Zanettini e Margherita Schilardi, ex calciatrici…

Le calciatrici sono tante e le invitiamo a condividere con noi questa serata.

2) Copertina libro Giovinette

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Venerdì 10 novembre

alle 21,15                           Il filo del discorso

                          evento di chiusura della mostra per immagini e parole

                                 di Francesca Volponi ed Emanuela Maroccini

 

La mostra raccoglie un libro realizzatoinsieme, alcuni dipinti di Francesca e alcuni pensieri di Emanuela.

Ci unisce un lungo percorso di formazione nella tecnica di benessere psico-fisico Rio Abierto, grazie al quale tutto è nato e che ha influito sul nostro modo di lavorare.

Il titolo della mostra è anche il titolo del libro perché ci siamo rese conto che molto di quello che appare nelle nostre vite, nei dipinti, nelle parole, nei suoni si dipana in qualche maniera in fili, legami, intrecci che ci portano a pensare a una tessitura, a un ricamo.

Abbiamo iniziato a riflettere sulla qualità della nostra comunicazione e pensando al ricamo ci siamo chieste se stessimo usando il filo giusto e il colore giusto per la situazione in cui eravamo coinvolte. La tonalità e lo spessore del filo era giusta per la persona che avevo di fronte? Per farci capire? Davamo la giusta pausa di ascolto?

I fili sono le parole che si intrecciano a formare un testo più o meno armonioso, scorrevole, a volte non sono quelle giusti, a volte non si presentano affatto, e il foglio rimane bianco, vuoto: ma anche dal vuoto possiamo cogliere un messaggio, l’assenza può essere necessaria quanto la presenza, a volte.

Pensiamo quanto sia difficile ma importante accogliere senza pregiudizio e senza paura il filo del discorso dell’altro, e anzi di lasciar andare i fili, che ne sanno più di noi, verso la creazione di reti, aprendo nuove possibilità di ponti e condivisioni come un segno tangibile delle possibilità infinite insite nei rapporti umani.

Le tavole che accompagnano il libro sono state realizzate con la tecnica del monotipo utilizzando i colori a olio e l’inchiostro. Dipingo su vetro, plexiglass o legno stendendo il colore strato sopra strato ma anche togliendolo e lasciando che lo spazio che nasce porti a una trasformazione del dipinto che prende vita attraverso tracce e intersezioni colorate. Tutto questo nasce in accordo con il movimento del corpo e l’ascolto delle emozioni presenti.

Nell’incontro di venerdì vi proporremo una dimostrazione di come nasce il monotipo e di come segni e colori si traducano in parole.

 

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Ass. Sofonisba Anguissola

L’Associazione “Sofonisba Anguissola” che ha preso il nome di una pittrice cremonese del ’500, è stata fondata nel 1987 da un gruppo di donne di Torino impegnate sul terreno della pratica politica femminile e accomunate dalla passione per l’arte e dall’esercizio individuale di pratiche espressive. continua